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Dopo un lungo periodo di conflitti che coinvolsero il regno di Francia, il regno di Spagna e il ducato di Firenze, nell’aprile 1555 cadeva la Repubblica di Siena. Il 3 luglio 1557 Cosimo I° dei Medici, duca di Firenze, e Filippo II°, re di Spagna, sottoscrivevano il trattato di Firenze, con il quale Firenze acquisiva i territori della Repubblica di Siena, lasciando alla Spagna Orbetello, Talamone, Porto Santo Stefano, Porto Ercole e l’Argentario. Nasceva così lo “Stato dei Reali Presidi di Spagna in Toscana”, che consisteva in un sistema di fortificazioni e porti atti ad accogliere le navi ed i soldati necessari a garantire alla Spagna il controllo del mare Tirreno. Lo Stato dei Presidi fu in grado di resistere alle incursioni dei corsari ottomani, tra le quali ancora vive il ricordo di quelle compiute a Porto Ercole e Talamone nel 1544 da Khair al Din, detto il Barbarossa, ammiraglio del sultano Solimano II°. Nel 1602, lo Stato dei Presidi si estese alla roccaforte di Porto Longone, oggi Porto Azzurro, nell’isola d’Elba. .Nel 1646, durante la guerra dei trent’anni, le truppe francesi del Cardinale Mazarino assalirono i Presidi con più di 10.000 uomini, ma Orbetello oppose una resistenza eroica ed i francesi, dopo due mesi di assedio, sfiniti dalla malaria, furono costretti a ritirarsi. Nel 1714 con il trattato di Rastodt lo Stato dei Presidi passò sotto il dominio degli austriaci, che successivamente (1738) lo cedettero a Carlo III di Borbone, Re di Napoli. Per finire, nel 1801, lo Stato dei Presidi fu annesso al neonato Regno di Etruria costituito da Napoleone e fu quindi ricongiunto al resto della Toscana. Lo Stato dei Presidi rimase perciò in vita per circa due secoli e mezzo;il 3 luglio 2007 ricorre il 450° anniversario dalla sua fondazione. La ricorrenza sarà celebrata con un intenso programma di iniziative istituzionali, tra le quali si inserisce il Trofeo dei Reali Presidi di Spagna. |
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